Dichiarazione di Rotterdam sul ruolo degli Enti Locali nella creazione di Comunità attente ai Diritti dei Bambini
1. una comunità attenta alle esigenze di bambini e ragazzi è un sistema di buona governance impegnato a rispettare i diritti dei minori. Una comunità attenta alle esigenze dei più giovani è attenta alle esigenze di tutti, dato che il benessere di bambini e ragazzi è il migliore indicatore di una società sana, sicura, democratica, sostenibile e ben governata;
2. l’attenzione a bambini e ragazzi da parte delle grandi città e dei piccoli centri è un processo continuo e dinamico, che presenta nuovi aspetti in costante evoluzione e che dovrebbe rappresentare un’ambizione permanente;
3. le comunità e le città attente alle esigenze di bambini e ragazzi forniscono accesso ai servizi di base e offrono opportunità di sviluppo e di partecipazione a tutti i giovani, compresi quelli maggiormente svantaggiati;
4. l’evoluzione demografica delle comunità, gli sviluppi economici e sociali e le innovazioni tecnologiche spingono gli enti locali a migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani presenti nel loro territorio;
2. l’attenzione a bambini e ragazzi da parte delle grandi città e dei piccoli centri è un processo continuo e dinamico, che presenta nuovi aspetti in costante evoluzione e che dovrebbe rappresentare un’ambizione permanente;
3. le comunità e le città attente alle esigenze di bambini e ragazzi forniscono accesso ai servizi di base e offrono opportunità di sviluppo e di partecipazione a tutti i giovani, compresi quelli maggiormente svantaggiati;
4. l’evoluzione demografica delle comunità, gli sviluppi economici e sociali e le innovazioni tecnologiche spingono gli enti locali a migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani presenti nel loro territorio;
5. l’attenzione a bambini e ragazzi da parte di grandi città e di piccoli centri è legata ad aspetti quali la governance, l’integrazione nelle politiche, l’assetto degli spazi pubblici, la protezione e la sicurezza, l’istruzione, la partecipazione economica e il coinvolgimento dell’Unione europea (UE).
La governance e l’integrazione nelle politiche
6. per essere efficace ed efficiente, l’attenzione a bambini e ragazzi deve basarsi su un approccio politico integrato. L’attuale politica nei confronti dell’infanzia e dei giovani risulta spesso fortemente frammentata in quanto parte di diversi settori di intervento, quali la sanità pubblica, l’istruzione, la politica sociale, la giustizia, l’integrazione, la mobilità e l’assetto del territorio. Introducendo e integrando l’attenzione a bambini e ragazzi in tutti questi settori è possibile perseguire una politica più efficiente a favore dell’infanzia e dei giovani;
7. gli enti locali e regionali sono chiamati a elaborare una politica sistematica di attenzione a bambini e ragazzi, che persegua obiettivi precisi, predisponga piani d’azione concreti e preveda strumenti specifici di auto-valutazione. Questa politica sistematica di attenzione ai più giovani dovrebbe essere sostenuta e promossa da tutte le amministrazioni competenti e da tutti gli altri soggetti interessati;
8. migliorare l’applicazione della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo richiede la collaborazione tra i diversi livelli di governo e la cooperazione con le ONG, le comunità e tutte le altre parti coinvolte. Un approccio maggiormente «orizzontale» darà luogo a politiche più coordinate ed efficaci;
9. garantire l’attenzione a bambini e ragazzi non significa creare città riservate appositamente ai minori, bensì riconoscere il ruolo fondamentale che essi svolgono nella società. Introdurre sistemi di partecipazione dei più giovani alle decisioni regionali e locali che incidono sulle loro specifiche condizioni di vita ne promuoverà il ruolo in quanto cittadini attivi all’interno della società in cui vivono;
10. è importante che l’attenzione a bambini e ragazzi si basi su un approccio intergenerazionale. I più giovani devono crescere con persone di qualsiasi età che possano contribuire al loro sviluppo e alla loro partecipazione attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze. Le persone più anziane devono in contropartita poter beneficiare di una rete di assistenza sociale. Gli enti locali e regionali sono quindi chiamati a promuovere progetti intergenerazionali, che prevedano ad esempio esperienze di vita in comune;
11. in quanto cittadini, e dunque indipendentemente dalla loro età, i più giovani hanno diritto a partecipare democraticamente ai vari processi decisionali. Per quanto concerne gli aspetti che incidono sulle loro specifiche condizioni di vita, i più giovani andrebbero consultati in qualità di soggetti attivi e non di meri fattori di cui tener conto. Gli enti locali e regionali dovrebbero offrire a bambini e ragazzi la possibilità di sviluppare l’indipendenza e la fiducia necessarie per crescere, dando loro l’opportunità di svolgere il compito cui sono chiamati nella società. Tali enti dovrebbero quindi agevolare l’accesso
all’informazione e alla comunicazione di bambini e giovani, come primo passo per promuoverne la partecipazione. Date le differenze esistenti tra i giovani e la diversità delle loro esigenze ed istanze, non può esservi un’impostazione unica, ma occorre adottare un approccio su misura.
Assetto degli spazi pubblici
12. gli enti locali e regionali svolgono un ruolo chiave nel creare le condizioni necessarie per agevolare e promuovere le attività e la mobilità di bambini e ragazzi. Noi sottolineiamo l’importanza di uno spazio urbano pianificato e progettato in base alle esigenze dei più giovani, in particolare per quanto concerne l’edilizia, l’arredo urbano, gli spazi ricreativi, le aree verdi, i campi sportivi e gli spazi pubblici in generale. Tra gli elementi di un’urbanistica attenta alle esigenze di bambini e ragazzi dovrebbero figurare spazi pubblici sicuri e ben illuminati a disposizione dei più giovani e strade sicure per muoversi all’interno della comunità;
13. dato che i diritti ambientali dei minori sono stati proclamati nella Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, agli enti locali e regionali incombe la responsabilità di creare un ambiente sano e sicuro per prevenire patologie croniche quali neurodermatiti, allergie e malattie respiratorie.
Protezione e sicurezza
14. i bambini e i ragazzi delle aree urbane vivono spesso in ambienti poco sicuri. Noi sottolineiamo quindi l’importanza di creare e rendere disponibili aree pubbliche sicure. Ad esempio, i locali e gli altri ambienti scolastici, così come i parchi giochi e i luoghi d’incontro dei più giovani, dovrebbero essere luoghi esenti da pericoli;
15. gli enti locali e regionali dovrebbero intraprendere e sostenere azioni contro i maltrattamenti ai minori e la violenza domestica, prestando particolare attenzione alla prevenzione di questi fenomeni e all’assistenza alle vittime. Un ambiente sicuro arreca benefici non solo ai bambini e ai ragazzi ma all’intera collettività;
16. i minori hanno il diritto di essere protetti ma anche il dovere di rispettare i diritti altrui e di osservare le leggi e le altre norme stabilite dalla società. Per quanto concerne in particolare la criminalità giovanile, gli enti locali e regionali dovrebbero garantire il reinserimento sociale e professionale dei giovani delinquenti e offrire misure di rieducazione adeguate alla loro età.
Istruzione e partecipazione economica
17. l’istruzione è fondamentale per lo sviluppo dei giovani, per il loro accesso al mercato del lavoro e per la loro piena integrazione e partecipazione alla società. L’istruzione, ad esempio, che deve essere anche preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro, è un fattore importante per spezzare il ciclo di povertà intergenerazionale e per offrire a tutti pari opportunità. Ciononostante, molti giovani abbandonano la scuola senza aver conseguito un diploma o senza aver acquisito le competenze e le qualifiche richieste dal mercato del lavoro. Gli enti locali e regionali dovrebbero svolgere un ruolo importante nel prevenire l’abbandono degli studi da parte dei giovani e favorire la loro partecipazione all’istruzione e all’attività economica;
18. per promuovere e consentire la partecipazione economica dei genitori (compresi quelli singoli), è necessario che gli enti locali e regionali garantiscano servizi di qualità nel settore dell’assistenza all’infanzia. Ciò contribuirebbe a ridurre la povertà tra le donne (e di conseguenza tra i bambini e i ragazzi) e consentirebbe di ridurre il carico di lavoro dei genitori.
18. per promuovere e consentire la partecipazione economica dei genitori (compresi quelli singoli), è necessario che gli enti locali e regionali garantiscano servizi di qualità nel settore dell’assistenza all’infanzia. Ciò contribuirebbe a ridurre la povertà tra le donne (e di conseguenza tra i bambini e i ragazzi) e consentirebbe di ridurre il carico di lavoro dei genitori.
Coinvolgimento dell’Unione europea
19. noi accogliamo favorevolmente le iniziative dell’UE che introducono i diritti dei minori nelle sue politiche, e sottolineiamo la necessità di cooperare con tutte le parti interessate, compresa la Rete europea delle città amiche di bambini e ragazzi. Gli enti locali e regionali dovrebbero essere considerati
interlocutori essenziali a livello europeo ed essere consultati sugli ulteriori sviluppi della creazione di società attente alle esigenze dei più giovani;
20. l’UE può svolgere un ruolo di sostegno e di promozione della cooperazione tra gli enti locali e regionali ai fini del conseguimento di obiettivi comuni, quali il potenziamento della condivisione di esperienze e buone pratiche tra le comunità e le città che incrementano gli sforzi per rendere il loro ambiente attento alle esigenze di bambini e ragazzi.
Conclusioni
Conclusioni
21. Invitiamo il Comitato delle regioni, il Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CCRE), il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE) e le altre organizzazioni rappresentative degli enti locali e regionali a unire le loro forze per creare comunità attente alle esigenze di bambini e ragazzi e a lavorare attivamente per sostenere questo obiettivo, insieme alla Rete europea delle città amiche di bambini e ragazzi e a tutte le altre parti interessate;
22. ribadiamo che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo chiave nel creare comunità attente alle esigenze di bambini e ragazzi e auspichiamo quindi un’intensa e proficua cooperazione tra i diversi livelli di governo e un maggiore coinvolgimento degli enti locali e regionali nelle future iniziative dell’UE, quali il Forum europeo per i diritti dei minori.
Rotterdam, 5 novembre 2008
Leggi tutto il documento qui: https://vng.nl/files/vng/declaratiechildinthecity_i.pdf
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