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La Befana a piazza Navona senza… la Befana!

LA BEFANA A PIAZZA NAVONA

Il Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale ha indetto un Avviso Pubblico per acquisire manifestazioni di interesse a presentare programmi di animazione per bambini ed iniziative ludico/culturali per le famiglie da realizzarsi a Piazza Navona nel periodo compreso tra il 23 dicembre 2016 e l’8 gennaio 2017. L’Avviso pubblico si può vedere qui: http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1293907.

L’avviso pubblico è più o meno l’esatta fotocopia di quello realizzato per la precedente edizione della Festa, dove la nostra associazione, la Scuola di Pace, partecipò dividendo lo stand per qualche giorno con Emergency.
Di diverso c’è che questa volta non ci sarà nessuna collaborazione tra il Comune e il Municipio I (probabilmente perché al Comune ci sono i M5S e al Municipio I il PD?).

Ci auguriamo che l’iniziativa abbia la migliore riuscita, specialmente per i bambini che potranno fruire delle attività messe in campo dalle associazioni aggiudicatarie del bando.
Avendo partecipato alla precedente edizione nutriamo però qualche dubbio sull’impostazione di base del progetto.
Sappiamo tutti i motivi per cui da che 3 anni la tradizionale Festa della Befana a piazza Navona non ha più corso. Queste soluzioni “alternative” non hanno però avuto un alto gradimento da parte della cittadinanza e dei turisti in visita alla città eterna, insomma c’è stata molta delusione….
Inoltre piazza Navona sembra essere preda degli appetiti non sempre graziosi di vari operatori.
Gli unici che appaiono come elemento di discontinuità sono gli artisti di strada, quelli veri, che da varie parti del Mondo scendono a Roma nel periodo natalizio per esibirsi con la loro arte, per la felicità dei bambini e delle famiglie. Questi operatori artistici estemporanei si vedono però ogni anno ostacolati dalle farraginose disposizioni capitoline.

La soluzione quindi? A nostro avviso è quella di recuperare un rapporto autentico con la vera protagonista della Festa, ovvero la Befana, facendo vivere il personaggio com’era tradizione nei secoli a Roma, ovvero come la Festa del dono, quello autentico fatto di calore e di amore. (Guarda l’articolo La Befana e Roma: www.lascuoladipace.org/labefanadellagioia/labefanaeroma.htm)
Non è un’utopia, magari se le amministrazioni di Comune e Municipio I si mettono sedute al tavolo insieme, pensando principalmente alla felicità dei bambini, forse ce la fanno!

Roma Bambina
Blog per realizzare una città a misura di bambini (progetto dell’associazione di volontariato La Scuola di Pace)
www.romabambina.org

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Commento inviato da Andrea Valeri

(Ex-assessore alla cultura del Municipio Roma 1)

Ho letto con attenzione il bando sulle attività culturali di Piazza Navona.

Tralascio la macroscopica anomalia amministrativa di un bando aperto per soli 10 giorni e l’ambigua definizione “vendita per autofinanziamento” su cui ci sarebbe molto da discutere e mi concentro su due questioni di merito che credo spieghino meglio di ogni altra cosa perché è un pessimo bando.

Primo: è inaccettabile continuare ad avere della cultura una visione squalificante di semplice tappabuchi a zero costi per fare matrimoni senza neanche i fichi secchi chiedendo agli operatori di lavorare gratis per svolgere quelle funzioni sociali e culturali che l’Amministrazione dovrebbe garantire e non è in grado di svolgere.

In questo senso il passaggio dell’organizzazione della festa da Municipio al Comune avrebbe almeno dovuto garantire la possibilità di usufruire di fondi destinati a chi con la cultura ci vive, visto che il bilancio della cultura dei Municipi è 0 mentre quello del Comune no. La qualità e la professionalità si pagano!

E smettetela anche di dire che i soldi non ci sono, se se ne trovano 15.000 per un albero osceno! Casomai si impegnano male.

Secondo: un’ Amministrazione che chiede un sacrificio agli operatori culturali dovrebbe quantomeno avere la dignità di assicurare i servizi basilari i cui costi e iter burocratici invece da bando rimangono a carico dei partecipanti (vedi foto).

Come dire salvami la faccia per ciò che non sono in grado di fare ma devi anche pagare. Insomma una vera follia!

Per fare un bando basta un Dipartimento non serve un Assessorato, a cui si richiedono invece soluzioni per promuovere e sostenere la cultura e politiche che defiscalizzano e sburocratizzino il fare cultura. Si continua invece a perseguire una visione sbagliata di gestione dello status quo, dimostrando di non conoscere la differenza che passa tra l’amministrare ed il governare, e riproponendo soluzioni fallimentari contro la quali ci siamo sempre battuti e contro le quali continueremo a batterci.
#romabrucia#èRomaNonBergamo

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Com’è andata dopo?

Brutto mettere ancora il dito nella piaga… Però a piazza Navona è andata come avevamo previsto fin dalla pubblicazione dell’avviso pubblico del Comune.
Tempi troppo stretti per partecipare al bando e poco “appeal” dell’evento.
Inoltre le modalità di partecipazione previste dall’avviso pubblico sembravano già escludere in partenza una specificità diretta ai bambini, dell’evento.
Grande esclusa dalla “Festa della Befana a piazza Navona”, anche quest’anno, è proprio la Befana e la gioia dei bambini.
Non è che quando c’erano le bancarelle della fiera andasse meglio… Per il prossimo anno bisogna che Comune e Municipio I superino le polemiche reciproche e ci lavorino seriamente insieme fin da Gennaio, e non all’ultimo minuto!

L’articolo del Corriere della Sera

Si ringrazia il Corriere della Sera

 

 

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