Lettera aperta alla Sindaca di Roma in merito al PROGETTO ROMA, CITTÀ AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
Lettera aperta alla Sindaca di Roma in merito al PROGETTO ROMA, CITTÀ AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
Alla Sindaca del Comune di Roma
Virginia Raggi
E p.c. alla Consigliera Eleonora Guadagno
OGGETTO: PROGETTO ROMA, CITTÀ AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
Gentile Sindaca,
sono a congratularmi con Lei e l’Amministrazione Capitolina per la recente approvazione della delibera di adesione al programma UNICEF “Costruire città amiche delle bambine e dei bambini” che prevede nove passi per conseguire questo risultato, e diventare a tutti gli effetti una “Città amica delle bambine e dei bambini”.
Già nell’Aprile del 2016 (https://www.romabambina.org/2016/04/27/manifesto-per-una-roma-bambina/) abbiamo chiesto a Lei, e agli altri candidati a Sindaco di Roma, l’adesione al Manifesto per una Roma Bambina. Successivamente, oltre ad aver lavorato al progetto tramite il nostro blog www.romabambina.org, e svolgendo iniziative nella città a questo scopo, abbiamo scritto alla Commissione Cultura del Comune di Roma, presidente la consigliera Eleonora Guadagno, per chiedere di poter essere convocati in audizione per il “Progetto Roma Bambina per la creazione di spazi di gioco per i bambini in città, attraverso la cultura, l’arte e il gioco” (lettera in allegato). A tale proposito siamo stati convocati in audizione, presso la suddetta Commissione Capitolina, il 23 Agosto 2017 (in allegato il verbale della Commissione). In quella occasione riportai l’excursus delle azioni mosse dalle precedenti amministrazioni comunali (Sindaci Rutelli e Marino) con l’adesione alla Rete “La città dei bambini” e la creazione di un ”Ufficio Speciale per una città a misura delle bambine e dei bambini”, che fu attivo per un po’ di tempo ma poi fu archiviato.
Nell’audizione dissi che: “Una città può definirsi pensata e organizzata a misura di bambine e di bambini quando mette al primo posto le esigenze dei più piccoli, creando l’ambiente più favorevole per la loro crescita e il loro sviluppo armonico, in un’atmosfera protettiva e d’amore”. E feci alcune proposte per la “creazione di spazi di gioco per i bambini in città, attraverso la cultura, l’arte e il gioco” (come riportato nel verbale di quella riunione, allegato a questa lettera).
Ora va benissimo la delibera di adesione del Comune di Roma al programma UNICEF, però mi permetto di sottolineare che per i bambini di Roma, e le loro famiglie, quello che conta è che siano fatte azioni concrete subito. In tal senso, al di là dei principi ispiratori, su cui bisogna lavorare in parallelo, quelli che attualmente sono gli spazi più utilizzati dai bambini e le famiglie sono i parchi, ville e giardini di Roma, che ora offrono una risposta soltanto parziale alle loro esigenze, o a volte assolutamente insufficiente, se non assente.
La primavera è in corso e a breve i giardini avranno l’erba alta. Un primo passo importante è certamente quello di potenziare l’intervento del Servizio Giardini perché il taglio dell’erba sia costante e tempestivo, onde dare piena fruibilità degli spazi verdi ai bambini, ed evitare che alcuni giardini, come già accaduto in passato, siano chiusi temporaneamente per questo motivo. Proprio qualche giorno fa ho visto un parchetto davanti alla posta di viale Aventino chiuso e con i giochi sommersi dall’erba.
Un altro aspetto importantissimo è che lo stato dei giochi per i bambini sia continuamente curato. Lo stato dei giochi deve garantire una piena sicurezza per i bambini, però se si riscontrano criticità non sembra una soluzione appropriata quella di eliminare i giochi, punto e basta, com’è successo per il parco di via Plava-via Sabotino, e ci dicono anche in altre situazioni. E’ necessario destinare attenzione, e risorse, in modo prioritario alla vivibilità cittadina per i bambini, partendo da quello che abbiamo ora.
Un altro aspetto importante, che abbiamo segnalato in quell’incontro, è la possibilità di coinvolgere artisti ed operatori della cultura e per l’infanzia, in iniziative di animazione per i bambini nei parchi e nella città, perché una vera fruizione positiva del diritto al gioco, passa per la creatività e l’attenzione che questi soggetti artistici e culturali hanno innata in loro verso il mondo dell’infanzia. I bambini spesso parlano un “linguaggio non verbale”, che tutte le mamme e i papà conoscono bene, che va saputo ascoltare ed amplificare con l’unica “arma” adatta, ovvero la forza del sorriso.
Cordiali saluti,
Roma li, 10 Aprile 2018
Italo CASSA
Presidente Ass. di Volontariato La Scuola di Pace
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